L’ospite inquietante – Recensione del libro di Umberto Galimberti

Ho appena finito l'”Ospite inquietante” di Umberto Galimberti, filosofo e scrittore che seguo e stimo. Nonostante le recenti accuse di plagio dell’Autrice Giulia Sissa, ve lo consiglio caldamente. Dal mio punto di vista ha colto pienamente la crisi dell’ “epoca della tecnica” in cui viviamo, che si riflette su tutti e in primis sui giovani. La morte del “senso” dovuta alla scomparsa dei valori ideali (religiosi e ideologici), prevista da Nietzsche, ora pienamente realizzata, provoca uno smarrimento e un vuoto profondo perché non abbiamo sostituito altro senso alla vita se non quello dell’affermazione e del denaro. Questo scompenso può essere supeato “incuriosendosi delle proprie virtù”, riscoprendo (citando dal video)

“quella che per i Greci era la grande meta dell’esistenza umana, ovvero l’arte del vivere, non tanto una ricerca di senso [..] ma un investimento su di sé […] un’espansività che trova espressione […] una ricerca di sé [..] appassionarsi e innamorarsi di sé [..] delle proprie capacità e virtù”

Molto significativa anche una citazione di Nietzsche, che a conti fatti con la Storia, risulta essere stato uno dei filosofi più visionari:

“La vita non mi ha disilluso. Di anno in anno la trovo sempre più ricca, più desiderabile e più misteriosa (…) La vita come mezzo di conoscenza. Con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma anche gioiosamente vivere e gioiosamente ridere”

Il mondo è esperienza, la vita è mezzo di conoscenza. Esattamente quello che penso e (cerco) di applcare nel “poco tempo che ci è dato”. E che mi pare facciano molti ragazzi che mi piace leggere in questa versione 2.0 del Mondo.

Claudio Vaccaro

Articolo di Claudio Vaccaro

Creo aziende di successo insieme a persone che condividono la mia visione, investo in startup contribuendo alla loro crescita e trasferisco valore con i corsi che tengo nelle più importanti business school italiane.

guest
6 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Mushin
15 anni fa

Per quel poco che lo conosco, anche io stimo Galimberti.

Sono d’accordissimo con la tua citazione, è un concetto che in occidente è minoritario, ma che in oriente ha trovato ampio spazio nelle tradizioni taoista e zen, e che viene incarnato nelle arti marziali (almeno nella loro minoritaria forma non corrotta).

Bel post e bel blog.

Elisa
Elisa
15 anni fa

Paradossale che in un epoca dove la scarsa cura per il prossimo e l’egoismo sembrano dilagare, emerga anche una mancanza di “amore” di sè…

clyde
15 anni fa

@Mushin: essì, da questo punto di vista c’è un sincretismo tra oriente e antica Grecia…la differenza è che la cultura Greca (di cui siamo figli) viveva in modo meno “unitario” il conflitto tra mente e corpo rispetto a quella orientale, dalla quale dovremmo forse imparare qualcosa. E per imparare qualcosa non intendo lo Yoga-Fuffa di certe palestre. 🙂
@Elisa: già..diciamo che l”amore per sé” è appunto egoismo, non rispetto e curiosità di scoprire le proprie passioni e inclinazioni

Gian
15 anni fa

E’ da mesi che volevo scrivere un post su questo tema usando questo video 🙂

Jose
15 anni fa

Grande Galimberti. Ho avuto occasione di vederlo dal vivo l’estate scorsa al villaggio della tecnologia all’Ara Pacis.
Oberato da altre letture non riesco mai a leggere qualcosa di suo
ma lo ascolto sempre con molto interesse ammaliato dalla sua qualità espositiva. Il nichilismo pervade i sensi di molti coetanei e di ragazzi più piccoli di me nei quali trovo un grande potenziale che a causa di questo “ospite” non riescono ad esprimere.
Saranno le incertezze e le preoccupazioni di questo nuovo millennio, ma ci vedo anche una mancanza di “buoni maestri” e, di conseguenza, una carenza profondissima di basi culturali.
Chi non ha la fortuna di trovarsele in casa o nelle amicizie soffre molto e va spronato da chi, invece, questa fortuna l’ha avuta.

Dario Ujetto
15 anni fa

Vado controcorrente……il nichilismo ha sempre albergato nelle giovani generazioni, e non solo nella mia; Galimberti parla di fenomeni che sono sempre stati presenti.

Per esempio BR, Prima Linea, Lotta continua, NAR ….non erano espressioni di un idealismo politico ma solo nichilismo esistenziale

© 2020 Claudio Vaccaro. All rights reserved.