Pane, amoLe e sanità: comunicazione cinese
D’accordo, lei è carina, ti dici. La prima volta. La seconda ti chiedi che cos’abbia da ridere. La terza la odi. Profondamente. E non importa se la campagna è costata “solo” un milione e mezzo di euro, non importa se il brief consegnato dal Ministero della Salute a Toscani era tanto risicato quanto assurdo, non importa se il messaggio che vuole comunicare è quello di ottimismo, giovinezza e speranza per il futuro. Ché tutti ci teniamo, per carità. Ma se per comunicare tutto questo, se per “vendere” un servizio pubblico come una marca di vestiti utilizzano una che pare una cinese che ti prende in giro per quanto sei sfigato tu, italianobaffonerounpoipocondriaco, a me un po’ viene l’orticaria.
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Articolo di Claudio Vaccaro
Creo aziende di successo insieme a persone che condividono la mia visione, investo in startup contribuendo alla loro crescita e trasferisco valore con i corsi che tengo nelle più importanti business school italiane.
© 2020 Claudio Vaccaro. All rights reserved.
Sinceramente trovo quel sorriso così forzato un pochino inquietante,
mi sembra più la pubblicità di qualche film demenziale con infermiere assassine e psicopatiche.
Cazzo hai scritto esattamente quello che ho pensato io ieri mattina dopo che mi sono ritrovata di fronte questo faccione odioso per l’ennesima volta…..
;O)
Cheers pal. I do apprcaiete the writing.