Ryanair – The Day After

Le reazioni nella blogosfera al precedente articolo sono state tante e diverse…chi apprezza, chi critica, chi fa dietrologia. Indipendentemente da come la si pensa sulla Compagnia, mi preme però sottolineare alcuni aspetti relativamente alle critiche che sono state mosse a me e Luca.

  • L’articolo nasce da esperienze negative comuni e quindi, proprio per questo motivo, è stato scritto a 4 mani. Perchè è stata scelta la strada dei blog e dell’azione comune? Diamine, perché è lo strumento che usiamo e in cui crediamo anche per stimolare discussioni intorno a un servizio o a un disservizio. E non c’è nessuna volontà di “marciarci sopra”. Non capisco dove stia il problema. C’è chi fa petizioni, chi reclama, chi si incatena al check-in. Io ci scrivo un articolo sul blog. 🙂
  • Alcuni sospettano che sia un’operazione di marketing a favore di un libro che viene linkato. Non è così. Il libro viene linkato per il fatto che viene citato nell’articolo, come chiunque avrebbe fatto. Non c’è alcuna operazione di marketing occulta. Se poi ci mandano il libro gratis a casa, lo facciamo sapere. Certo che fare tutto sto casino per risparmiare 14 euro di libro…staremmo messi proprio male. 🙂
  • Qualcuno dice che le nostre affermazioni non sono documentate o che abbiamo voluto fare i “giornalisti”. Uno: quali giornalisti? Se scrivo di una mia esperienza negativa sono un giornalista? Due: quali dimostrazioni dovremmo fornire? Parliamo di un servizio che non funziona o funziona male, parliamo per esperienza personale. Se a me il call center su 3 volte che lo chiamo mi butta giù il telefono 2 volte, non posso dimostrarlo. Sulla fila che si forma per pagare la tassa per fare il check-in non c’è molto da dimostrare. Sul fatto che si possa pagare solo con carta di credito credo sia una limitazione assurda. E via così. Per quanto riguarda la sicurezza sui voli non mi esprimo più perchè in giro ci sono pareri e dati contrastanti. Io mi limito a leggere però da più parti che le condizioni di lavoro dei dipendenti Ryanair non sono buone, anzi. La mia affermazione provocatoria sulla qualità del servizio e sulla sicurezza nasce da qui: siamo sicuri che una compagnia che taglia tutto fino all’osso ha dipendenti felici di lavorare e velivoli in sicurezza? Alcuni mi dicono di si. Io, permettetemi, continuo a dubitarne. Sono felice che mi venga detto che i voli Ryanair sono tra i più sicuri in Europa, bene. Resta aperto il tema centrale e forse il più interessante dell’articolo, a cui nessuno mi ha risposto: fino a che punto si può tagliare il prezzo senza avere conseguenze negative per il cliente?
Claudio Vaccaro

Articolo di Claudio Vaccaro

Creo aziende di successo insieme a persone che condividono la mia visione, investo in startup contribuendo alla loro crescita e trasferisco valore con i corsi che tengo nelle più importanti business school italiane.

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Luca Conti
Luca Conti
15 anni fa

Dobbiamo farli più spesso questo genere di post… mi sono divertito un sacco, sul serio, soprattutto per le reazioni che mai mi sarei aspettato. Abbiamo toccato un nervo scoperto, tra pro e contro. Meglio di Inter Roma 🙂

clyde
15 anni fa

PEGGIO di Inter Roma! Almeno là c’è una motivazione di tipo affettivo, un attaccamento alla maglia! 😀 a volte invece qui mi pare uomini e donne della De Filippi! 😛

Eugenio
15 anni fa

Ciao Clyde. Come autore di uno dei commenti/post di risposta, completo rispondendo alla tua domanda. E a cui a dire il vero mi sembrava di aver risposto, seppur implicitamente, citando la discussione con il Professor Bertelè.
fino a che punto si può tagliare il prezzo senza avere conseguenze negative per il cliente?
La risposta è e può essere una sola: lo decide il cliente!
Il caso emblematico è quello della pulizia della macchina da noleggiare, a cui il cliente può rinunciare risparmiando 10 euro. Mettendola in un’ottica più “macro”: finchè la gente continuerà mediamente ad apprezzare (e scegliere) RyanAir, vuol dire che fin lì ci si può spingere. Magari oltre no.
Un altro esempio che ho citato è quello dei posti liberi (non assegnati) sul Milano Napoli o sul Milano Catania (WindJet o VolareWeb, non ricordo): ingestibili, perchè l’orda di Catanesi (vi ricordo che sono Siciliano anche io…) che si affollano per prendere posto rallenta le operazioni ed alla compagnia non conviene. Infatti hanno ripreso ad essegnare i posti.
Per te e Luca: no, niente discussione alla uomini e donne. Io e Wolly abbiamo (con punti di vista molto diversi) “discusso” sui vostri post. Personalmente ho solo cercato di dare il mio contributo di conoscenza. 😉
PS: se doveste decidere di fare un post calcistico, sappiate che sono Romanista da sempre! 😛

clyde
15 anni fa

Eugenio concordo sul fatto che un cliente che rinuncia ad acquistare un prodotto / usufruire di un servizio di fatto condiziona successo e prezzo del prodotto/servizio stesso.
Il punto però è che è difficile scegliere o rinunciare, quando hai poche alternative. In una situazione di pesante “low budget” generale, se vuoi viaggare, viaggi low cost (intendiamoci: io per primo!!). Quindi ben venga questo modello, ma mi farebbe piacere che l’attenzione verso il cliente sia un asset fondamentale anche quando i prezzi sono bassi perchè ho tagliato tutti gli altri costi.

ps: io ex milanista all’acqua di rose ma da quando sono a Roma ovviamente forza lupi. Qundi mi sa che il prossimo articolo sarà un’analisi sui danni apportati alla Lazio dalla gestione Lolito :)))

Kuyt
9 anni fa

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