Facebook: social network o messaging 2.0?

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In questi ultimi tempi, sia per esigenze professionali che per diletto personale, sto studiando attentamente e utilizzando pesantemente il Social Network più chiacchierato del momento, lo “strumento sociale” che sembra implementare al meglio il nodo centrale delle “relazioni” e della “condivisione”. Su cosa è Facebook e sul perché del successo planetario sono state scritte tonnellate di articoli e post. In questa sede mi interessa però condividere con voi un concentrato di riflessioni a cui sono arrivato fino a questo momento, anche confrontandomi con le persone con cui lavoro tutti i giorni.

I numeri di Facebook in Italia

  • +500% crescita in 6 mesi
  • 4.2 Milioni Unique Visitors e 1.500 Milioni di Page Views /mese
  • Nella categoria Communities ha sorpassato MySpace
  • Rispetto ai competitors italiani, genera il maggior numero di page views, di page views per utente (354 contro una media di 30/40) e di tempo per persona (2 ore e 45 minuti contro una media di 15 minuti). Gli utenti, insomma, tendono a restare connessi e navigare di più
  • Fonte: Nielsen

Cosa fa Facebook meglio di altri

  • Ha individuato il bisogno latente di “rappresentazione reale di sé” rinunciando all’approccio “nickname”, indirizzando meglio di tutti le relazioni reali tra persone
  • Si configura come evoluzione dei sistemi di messaging (la Mail in primis) in “Rubrica 2.0” (con aggiornamento di info non più “push” ma “pull”) e funzionalità di condivisione di contenuti (foto, video, instant blogging…)
  • Fa leva sulle emozioni, in particolare su una: l'”emozione del rincontro”. Francesco Renzo l’ha spiegato a mio giudizio molto bene:

    L’emozione è stata ancor più grande quando ho visto nominativi di gente che non incontravo da oltre vent’anni! Allora ho capito: questa è la forza di Facebook: far leva su un’emozione legata ad un lontano ricordo, sia esso piacevole o meno. Proprio l’emotività è, secondo me, il carburante di questo social network

  • Ha costruito un ambiente basato su API, consentendo lo sviluppo aperto di applicazioni virali che contribuiscono ad incrementare relazioni e quinti traffico
  • Si profila come applicazione, non come semplice “sito web”. Grazie a sistemi di Instant Messaging/chat e alla versione mobile Facebook è uno strumento di comunicazione che tende ad essere usato in modalità “always open”.
  • La killer app, nonostante le migliaia di applicazioni rese diponibili, resta il Photo-Sharing, basta dare un’occhiata a questi dati:

facebook photo
Via

Limiti di Facebook
In generale, tutti i migliori pregi della piattaforma si trasformano nei peggiori difetti:

  • indirizzando al meglio le relazioni reali, non intercetta il bisogno (che non è assolutamente in crisi, anzi) di mascherarsi e dotarsi di un’identità virtuale che il mondo reale delle proprie relazioni non conosce (es: sono gay e nessuno lo sa). Le community (non solo di dating) sono ancora più capaci di coprire quel bisogno. Una scelta voluta, indubbiamente, ma pur sempre un limite. A testimonianza di ciò, si vedono sempre più registrazioni con nomi di fantasia, un ottimo esempio di come le persone adattino le piattaforme ai propri bisogni
  • consentendo di ritrovare e riscoprire relazioni perse nel tempo (es: i compagni di scuola), intercetta al meglio il bisogno di “mantenere i contatti” ma non risolve appieno il bisogno di contatti frequenti e vivi (es: i miei colleghi) che i messenger (MSN e Yahoo) già coprono ampiamente. Per colmare questo gap, infatti, Facebook si è dotato della chat istantanea. La domanda che spesso si pone l’utente “normale” è: ok, ora che ho aggiunto tutti i miei amici, ora che ho giocato con le applicazioni, che faccio?”
  • implementando al meglio il bisogno di condivisione della propria vita in rete (un life-sharing quasi totale), dopo un utilizzo iniziale molti utenti si pongono interrogativi sulla Privacy, che si traducono a volte in abbandono della piattaforma per preservare la propria riservatezza. Sono frequenti i casi di relazioni in crisi e problemi di “reputation” personale (su cui spesso si scherza) che hanno fatto la fortuna ma potrebbero anche minare il successo del Social Network

Quali sono i veri competitors
Per i motivi sopra elencati a mio giudizio i competitor di Facebook non sono in generale i Social Network ma:

  • Le piattaforme di mail
  • Gli instant messaging
  • I Photo-sharing

Cos’è quindi Facebook?
Facebook è più simile a un’applicazione Desktop (nel senso di “always-open”) che a un semplice sito web con funzionalità di Social Networking/Community a cui accedere sporadicamente. E’ una piattaforma di messaging evoluta con funzionalità di condivisione multimediale e life-sharing, che diventa una straordinaria macchina da time-per-person

Il futuro di Facebook
Sarà rosa o nero? Al momento Facebook ha saputo coprire completamente (e ormai da monopolista di fatto) il bisogno di relazioni reali, ma come dicevamo lascia spazio a grossi competitors sulle altre 2 tipologie di relazioni (le nuove relazioni e le relazioni più frequenti). MSN/Live e Yahoo non staranno a guardare, visto che hanno già annunciato il lancio di strumenti facebook-like (friend-feed, social apps…) che tendono a colmare il gap del life-sharing. Nell’immagine seguente ho provato a simulare i futuri spostamenti dei principali competitors evidenziati, in una matrice che considera il grado di formalità e di frequenza della relazione.
facebook-msn-yahoo realzioni social network

Una spia dei possibili limiti di Facebook è data dal trend del Social Network sul mercato americano, dove sembra essersi arrestata la crescita inarrestabile dell’ultimo anno.

E voi (mi rivolgo soprattutto agli heavy-users e quelli che utilizzano Facebook da un anno), cosa ne pensate? Cos’è davvero Facebook? Quali sono i punti di forza/debolezza della piattaforma? Pensate che sia una “moda” passaggera o che abbia di fatto creato uno standard (se di standard si può parlare nel web)? La crescita continuerà o gli attacchi dei competitors la rallenterenno?

Claudio Vaccaro

Articolo di Claudio Vaccaro

Creo aziende di successo insieme a persone che condividono la mia visione, investo in startup contribuendo alla loro crescita e trasferisco valore con i corsi che tengo nelle più importanti business school italiane.

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Carlo Branca
15 anni fa

Claudio,

secondo me la tua descrizione e’ molto accurata,
ma manca un piccolo (si fa per dire piccolo,io direi enorme) particolare:
FB e’ riuscito a portare nelle reti sociali persone che neanche se lo sognavano di parteciparvi,
dai professionisti alle casalinghe,
da chi ci passa solo per cazzeggiare a chi ci fa business,
da chi lo usa solo per moda a chi sta capendo le potenzialita’ del networking.
Ho un sacco di amici che mi dicevano “ma che ci stai a fare in quei siti,perdi solo tempo…” e ora passano regolarmente una parte della giornata a Facebokizzare.
In Italia penso che stia riscontrando un grandissimo successo,
forse come nessun altro argomento a riguardo del web,
anche i media si sono dovuti adeguare e lo stanno a loro malgrado pubblicizzando,
ma il mio timore (non il mio augurio) e’ che dopo la bolla di popolarita’ l’interesse per i piu’ andra’ sciamando.
Parlando di punti di forza,
io penso che quello che definisci “rappresentazione reale di sé” sia il piu’ forte,
il punto debole puo’ essere dato dalla cultura del social network che e’ ancora deficitaria e quindi dopo un poco porta l’utente davvero a dire: “e ora?”
Al momento cmq non vedo competitors perlomeno per l’uso che ne faccio io abitualmente,
anzi mi ha dato la possibilita’ di avere una piattaforma dove fare business come piace a me 🙂
Chiaramente non lo si puo’ paragonare a LinkedIn o Xing in quanto a strumento di business networking visto da un altro angolo di visuale.
Se mi volete venire a trovare:
http://profile.to/carlo.branca/ Ciao ;P

comùnicaTI
15 anni fa

ciao Claudio!
secondo me è impossibile definire FB in poche parole! è una cena delle medie, è lavoro, è perditempo, è gioco, è scoperta…
una delle cose che più mi dà fastidio è che non si possono mandare messaggi email a una lista maggiore di 20 persone: comprendo il rischio di spam, ma chi ha tanti contatti è penalizzato…
a me è servito anche per presentarmi dopo averti visto parlare, ma penso di essere un po’ borderline! 😛

Jose
15 anni fa

A mio parere la crescita di Facebook si fermerà più per una questione fisiologica che per gli attacchi dei competitors.

Il mio utilizzo è divulgativo e sociale, cioè lo uso per condividere conoscenza. Mi piace condividere pareri su articoli o video che trovo ed in più ho il feed del blog che entra in nota su Facebook.

Non ho mai utilizzato un gioco.

E’ proprio vero, come dice Carlo, che chi non ha la cultura della condivisione ed utilizza poco internet oltre a Facebook, una volta finiti i giochi, si chiederà: e mò che faccio?

Probabilmente sarà questo il motivo principale di abbandono del mezzo (oltre alle questioni legate alla privacy).

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[…] Da qui. […]

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[…] (ma in crescita!) e quindi inevitabilmente certe attività (come quella di consultare messaggi) si sostituiranno o si sovrapporranno. Abbiamo scoperto anche come in molti stiano provando ad aggregare il flusso di messaggi (mail e […]

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