Il Papa e i Social Media

social media suoraIncredibile a dirsi, ma forse a ben pensarci è solo frutto dei tempi, anche Ratzinger parla di Social Media e Mass Media. E non lo fa (come sarebbe lecito aspettarsi guardando al radicale conservatorismo di questo Papa), demonizzando completamente il fenomeno, anzi, ne parla addirittura come di mezzi dotati di una “potenzialità straordinaria”. L’interpretazione del messaggio “I mezzi di comunicazione sociale: al bivio tra protagonismo e servizio. Cercare la verità per condividerla“, scritto da Benedetto XVI per Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, da diversi media viene riportata come una critica globale al mondo dei Media. In realtà a me sembra che ponga l’accento sia sugli aspetti positivi sia su quelli negativi della diffusione dei nuovi media e dei media sociali. Ecco in sintesi i punti del messaggio:

  • I mezzi di comunicazione sociale sono ormai centrali nella vita delle persone e della società. Non c’è infatti ambito dell’esperienza umana, specialmente se consideriamo il vasto fenomeno della globalizzazione, in cui i media non siano diventati parte costitutiva delle relazioni interpersonali e dei processi sociali, economici, politici e religiosi.
  • L’evoluzione tecnologia ha portato questi mezzi ad acquisire potenzialità straordinarie, ponendo nello stesso tempo nuovi ed inediti interrogativi e problemi.
  • Sono innegabili gli aspetti positivi di questi media: l’apporto che essi possono dare alla circolazione delle notizie, alla conoscenza dei fatti e alla diffusione del sapere. I media nel loro insieme, non sono soltanto mezzi per la diffusione delle idee, ma possono e devono essere anche strumenti al servizio di un mondo più giusto e solidale.
  • Non manca, purtroppo, il rischio che essi si trasformino invece in sistemi volti a sottomettere l’uomo a logiche dettate dagli interessi dominanti del momento. E’ il caso di una comunicazione usata per fini ideologici o per la collocazione di prodotti di consumo mediante una pubblicità ossessiva. Con il pretesto di rappresentare la realtà, di fatto si tende a legittimare e ad imporre modelli distorti di vita personale, familiare o sociale. Inoltre, per favorire gli ascolti, la cosiddetta audience, a volte non si esita a ricorrere alla trasgressione, alla volgarità e alla violenza.
  • Oggi, in modo sempre più marcato, la comunicazione sembra avere talora la pretesa non solo di rappresentare la realtà, ma di determinarla grazie al potere e alla forza di suggestione che possiede. Si costata, ad esempio, che su talune vicende i media non sono utilizzati per un corretto ruolo di informazione, ma per “creare” gli eventi stessi.
  • I nuovi media, telefonia e internet in particolare, stanno modificando il volto stesso della comunicazione e, forse, è questa un’occasione preziosa per ridisegnarlo, per rendere meglio visibili i lineamenti essenziali e irrinunciabili della verità sulla persona umana

Beh, come dargli torto? Non sono cattolico ma in questo caso ritengo che le opinioni espresse dal Papa siano largamente condivisibili.

[tags]Ratzinger, papa benedetto XVI, social media, nuovi media, mezzi di comunicazione sociale[/tags]

Claudio Vaccaro

Articolo di Claudio Vaccaro

Creo aziende di successo insieme a persone che condividono la mia visione, investo in startup contribuendo alla loro crescita e trasferisco valore con i corsi che tengo nelle più importanti business school italiane.

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Sandro kensan
16 anni fa

* I nuovi media, telefonia e internet in particolare, stanno modificando il volto stesso della comunicazione e, forse, è questa un’occasione preziosa per ridisegnarlo, per rendere meglio visibili i lineamenti essenziali e irrinunciabili della verità sulla persona umana

Mi pare che Internet abbia già abbastanza pressione regolamentatoria da parte dei politici, c’è già troppo fiato sul collo della Rete. Il “ridisegnare” la libertà di Internet vuol dire solo fare leggi che mirino alla autocensura del popolo della Rete.

Nicola Mattina
16 anni fa

Immagino che tu stia parlando di questo testo: http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/communications/documents/hf_ben-xvi_mes_20080124_42nd-world-communications-day_it.html
Sei sicuro di averlo letto bene? Guarda che quando il papa parla di verità, si riferisce a una cosa molto precisa e se tu non sei cattolico quella verità hai deciso non di non accettarla. Mi sembra che il papa di fatto stigmatizzi tutto ciò che non corrisponde a Don Matteo. Senza considerare il fatto che, come al solito, predica bene e razzola male: lo dimostra la vicenda del discorso alla Sapienza, che è stato usato dal Vaticano in modo assolutamente strumentale.

Claudio Vaccaro
16 anni fa

@Sandro: cerchiamo di vedere le cose da un punto di vista più “alto”. Io rifiuto certamente l’approccio fede-centrico della Chiesa, ma che a mezzi estremamente potenti (e che sicuramente danno maggiore libertà, come sostengo da anni), corrisponda una responsabilità maggiore di chi li utilizza non è certo il Papa e non sono certo io a sostenerlo o a scoprirlo. Non mi pare che nel messaggio sia scritto di censurare: è ovvio che quando parla di “ridisegno” lo fa in ottica Cattolica, ma sul fatto che “la comunicazione sembra avere talora la pretesa non solo di rappresentare la realtà, ma di determinarla grazie al potere e alla forza di suggestione che possiede” credo ci sia comunque bisogno di riflettere. Chiudersi gli occhi solo perchè l’ha detto il Papa mi sembra un approccio un po’ “dogmatico” anche quello. Ciao e grazie.

@Nicola: i punti sono quasi interamente riportati nel post, partiamo da lì, anche se le interpretazioni possono essere differenti. Lo so che “la verità” di cui parla ha un significato preciso per lui. E concordo anche sul fatto che “libertà” è un concetto molto soggettivo per la Chiesa, perchè coincide con la propria “verità di fede”. Ma leggendo i punti del messaggio, facendo la tara a tutto quello che è propaganda e imposizione della propria verità, resta una sostanza di concetti che comunque vale la pena discutere (“L’evoluzione tecnologia …pone nello stesso tempo nuovi ed inediti interrogativi e problemi.”…lo trovi sbagliato?). Ad esempio sull’utilizzo dei new media per costruire consapevolezza e solidarietà sociale (e non solo diffusione di idee e messaggi) e sulla deriva volgare e fortemente audience-centrica dei Mass Media. Ripeto: il Papa (come avava fatto Woytila sul discorso dei pericoli del capitalismo pervasivo e senza regole) pone interrogativi che, pur non condividendo le soluzioni, vale la pena di discutere. Purtroppo, come hai sottolineato tu prendendo ad esempio gli eventi della Sapienza, manca la discussione nei due sensi, ovvero: io Chiesa ti dico ciò che non va o che va migliorato ma non ascolto le tue obiezioni. Grazie per il passaggio Nicola.

AAA Copywriter
16 anni fa

Detesto il Vaticano, le sue istituzioni e quello che rappresentano. Questo papa lo sento ancora più pericoloso di quello precedente. Da parte mia un NO assoluto a qualsiasi cosa provenga da li.

Alex

marco
marco
15 anni fa

complimenti per la tolleranza. invece di analizzare un pensiero esprimete disprezzo senza ascoltare i concetti! forse è per questo che la parte laica di questo paese sta perdendo terreno, forse perchè non è laica…forse perchè è incoscientemente integralista.
Alex, mi dispiace ma non vedo intelligenza nelle tue parole, forse noi laici dovremmo fare più analisi. Forse pensiamo di avere talmente ragione, da non trovare più le parole per spiegarle. Che tristezza.

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