Creatività partecipativa: un motore di Business

Dopo il Venture Camp, il secondo evento interessante di settimana scorsa a cui abbiamo partecipato è stato il Marketing Camp, organizzato dal vulcanico Marco Camisani Calzolari con la collaborazione di Fabrizio Bellavista (Partner Psycho-Research) e Franco Giacomazzi (Professore Marketing industriale, Politecnico di Milano). L’incontro si è tenuto a Milano il 10 Ottobre nello splendido Palazzo Affari ai Giureconsulti (all’interno della manifestazione Innovation Circus) ed è stato davvero stimolante, per la grande varietà di tematiche affrontate ed esperienze personali/professionali condivise, oltre che per le tante occasioni di contatto e “human-networking”.

Il nostro intervento era incentrato sulle opportunità che i media sociali e l’approccio Web 2.0 possono offrire al mercato per trasformare la creatività (professionale o amatoriale) degli utenti internet in potenziale business. Abbiamo anche affrontato marginalmente la case-history di Succodimelone, che rappresenta la nostra applicazione concreta della visione espressa nella conferenza.

Di seguito trovate sia le slide della presentazione sia il video del mio intervento.

[tags]creatività, innovazione, business, slide, video, web 2.0, social networks, business model [/tags]

Claudio Vaccaro

Articolo di Claudio Vaccaro

Creo aziende di successo insieme a persone che condividono la mia visione, investo in startup contribuendo alla loro crescita e trasferisco valore con i corsi che tengo nelle più importanti business school italiane.

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Fantinfint
Fantinfint
16 anni fa

ciao,
il tutto è molto carino e innnovativo in termini di comunicazione, ma se la creatività è un motore di business … chi è “che fa business”?
Scambiare idee e confrontarle è sicuramente il modo migliore di far crescere la creatività, ma da se non comporta DIRETTAMENTE un business …

Vogliamo provare a dire che un “social network place” crea opportunità di business dall’analisi dei comportamenti?
In alcuni casi, come Lulu, mi sembra che il business sia creato dall’intemediazione (come al solito, un nuovo marketplace). Non vorrei confondere il business di tipo industriale col business di tipo personale … è evidente che Lulu possa essere un volano di business individuale, ma a livello industriale … come fa un azienda a guadagnare? e quindi perchè dovrebbe investire?
PS: complimenti per il sito …

Daniel - GenitronSviluppo.com

Buongiorno a tutti,

il commento di Fantinfint risulta a parer mio molto azzeccato.”Il Social network place” crea ancora per forza di cose qui e ora in Italia solo e ancora un marketplace ma davvero non un business di tipo industriale, penso questo sia uno step successivo. Restiamo in attesa … creando.

Buon lavoro a tutti.

Daniel – genitronsviluppo.com

Nicoletta
Nicoletta
15 anni fa

Ciao mi servirebbe un piccolo favore..poichè sto preparando la tesi volevo scaricare le tue slide per avere le idee un po più chiare..Mi puoi aiutar?

Claudio Vaccaro
15 anni fa

scrivimi a claudio.vaccaro[at]gmail.com che te la mando!

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