Libero Tutti: il web diventa mobile, per tutti

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Non è mia abitudine parlare nel mio blog dei progetti che seguo per Libero.it, un po’ per scelta “etica” evitando conflitti di interesse (sarò fuori moda…), un po’ per un certo pudore nell’esprimere convinzione e soddisfazione sui lavori che porto avanti direttamente. Ma questa volta devo e voglio fare un’eccezione, il momento è veramente importante e ho sudato troppo per non parlarne anche qui.

Libero Tutti, questo è il nome del servizio che promette di rappresentare una piccola grande rivoluzione nell’ambito dell’Internet Mobile: non esistono solo apps e Iphone, da oggi portare i propri contenuti in mobilità diventa facile e soprattutto compatibile.
Grazie infatti a una piattaforma tecnologica molto avanzata e ad un’interfaccia semplice ed immediata, questa nuova applicazione del portale italiano consentirà a tutti i proprietari di un sito web o di un blog (i cosiddetti “publisher”) di generare una versione mobile compatibile con tutti i cellulari.
In pochi passi (tre per la precisione), basta inserire su tutti.libero.it il proprio Feed RSS e si riceve in cambio, gratuitamente, un sito mobile con un indirizzo e una grafica personalizzabile, che da quel momento in poi sarà visualizzato sempre nel migliore dei modi a prescindere dal cellulare dal quale l’utente si collegherà (dai piccoli e scarni terminali ai più evoluti Smartphone).

Compatibilità con tutti i cellulari ma anche fruibilità immediata: queste le parole d’ordine e le linee guida che si scorgono nel servizio, che si propone quindi come generatore di massa di contenuti UGC, professional e semi-professional per il mondo mobile, che attualmente nonostante la forte attenzione dei media sul tema non brilla per una grande varietà di siti ottimizzati. Anche il tema “caldo” sulla titolarità dei contenuti viene risolto grazie a un processo di verifica, che garantisce di portare in mobilità solo chi dimostra di essere proprietario del sito.

Le potenzialità del servizio non si fermano però solo alla “content adaptation” e alla semplicità: i siti mobili generati grazie a Libero Tutti infatti verranno inseriti automaticamente sia nel portale mobile di Libero (m.libero.it) visitato da più di un milione di utenti unici al mese, sia nel catalogo di siti di Libero Mobile, primo e unico esperimento in Italia di Library di contenuti mobili. Insomma, un posto in cui stare, a prescindere dal fatto che il publisher abbia già un sito mobile o meno. Un po’ come succede per le Facebook Pages.

Potenzialità intuite già da alcuni top blogger italiani come Ninjamarketing.it, Kawakumi.com, Womarketing, Doctor Brand, Socialmediamarketing.it, LaFra (invitati a provare il servizio nell’ambito dell’iniziativa “Libero Lab”, il centro di innovazione di Libero) e da importanti brand nell’ambito dell’editoria e dei media: da Mondadori (con Panorama e Donna Moderna) a Ansa, da Affaritaliani a Milano Finanza che hanno deciso di aderire da subito all’iniziativa, facendo anche da “beta tester”.

Naturalmente il servizio è appena uscito in beta: a brevissimo sarà possibile per tutti i publisher inserire advertising sui propri siti mobili e addirittura mettere in vendita i propri contenuti, appoggiandosi alla piattaforma di billing che sarà messa online.

Libero.it, il portale che offre il servizio e-mail più diffuso in Italia, prosegue così il percorso di rinnovamento iniziato nel novembre dello scorso anno con il lancio della nuova Home Page e di servizi quali Post.it e Libero Local, dimostrando così di voler riconquistare la leadership dell’innovazione web e mobile in Italia. Dopotutto il DNA è sempre quello, ricordate Arianna, il primo motore di ricerca italiano?

Libero Mobile

Claudio Vaccaro

Articolo di Claudio Vaccaro

Creo aziende di successo insieme a persone che condividono la mia visione, investo in startup contribuendo alla loro crescita e trasferisco valore con i corsi che tengo nelle più importanti business school italiane.

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Tampa Online Marketing

Nice post! This is very informative and I think people who still dont understand social media should read this.

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[…] a Claudio Vaccaro ho provato in anteprima, insieme ad alcuni amici top blogger italiani , il nuovo servizio Libero […]

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